Orobie /

Val Seriana

PIZZO DEL DIAVOLO DELLA MALGINA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2019-07-23

Informazioni Percorso

LOCALITA' DI PARTENZA: VALBONDIONE (BG)
ORE: 5h la salita, 3,30h la discesa
DISLIVELLO: Circa 2000mt
LUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 25Km
DIFFICOLTA: Per Escursioni Esperti, passaggi esposti in vetta.
ACQUA SUL PERCORSO: Si.

Escursione effettuata l'8 Agosto 2012, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto.

Introduzione

Itinerario di salita alla 6a cima in ordine di altezza delle orobie bergamasche, il Pizzo del Diavolo della Malgina. Un bel giro ad anello che prevede la salita dalla via normale, passando dal lago della Malgina e la disceso verso la Valmorta, per poi ritornare al rifugio Curò.

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Mappa indicativa, clicca qui per ingrandire


Itinerario

Salita al Rifugio Curò

Dalla località Grumetti di Valbondione si prende il classico sentiero cai 305 che porta al rifugio Curò, si sviluppa inizialmente nel bosco per poi uscirne e costeggiare le pareti del Monte Cimone. Al primo tornante è possibile prendere il sentiero "ripido", ormai non piu mantenuto dal CAI, oppure proseguire per la normale cosidetta "panoramica", molto piu dolce e con una bella vista sulla valle. In circa 2h30min si raggiunge senza difficoltà il Rifugio Curò (mt. 1895).

  • Vista verso Valbondione e il sentiero panoramico

  • Vista verso Valbondione e il sentiero panoramico

  • Il Pizzo Coca incorniciato dalle rocce del sentiero panoramico

Sentiero per il Lago della Malgina

Dal rifugio si prosegue sul segnavia 308 che in falsopiano costeggia il Lago del Barbellino e porta in direzione del Lago Naturale. Si supera inizialmente il ponticello di legno nei pressi della cascata di Val Cerviera e si continua finche' l'indicazione "Lago Malgina" su una roccia fa deviare nettamente a sinistra verso la Valle Malgina e l'omonimo lago (segnavia 310). In circa un'ora, senza difficoltà e fra splendidi paesaggi si raggiunge il lago, un'autentica perla orobica a quota 2339mt.

  • La santella nei pressi del Rifugio

  • Il lago del Barbellino

  • L'indicazione verso il Lago Malgina

  • Lungo il segnavia 310

  • Il lago della Malgina

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Giochi di specchi nel Lago della Malgina


Arrivo in vetta

Tenendo il lago sulla destra si sale lungo l'evidente sentiero nella Valle Malgina, fra conche detritiche e ghiaioni, dove anni fa vi era un ghiacciaio perenne. Di quest'ultimo rimane solamente il "cuore" , il Lago Superiore della Malgina, un'altra perla orobica a forma appunto di cuore. Si prosegue lungo la dorsale dove la traccia è ben evidente anche grazie a qualche omino, fino a raggiungere un intaglio : il Passo della Malgina (mt. 2693).
Da qui la salita si fa leggermente piu tecnica ed è necessario aiutarsi con le mani in alcuni punti, ma non ci sono grosse difficolta, bisogna comunque fare molta attenzione a non scivolare perchè l'esposizione non manca. In pochi minuti si raggiunge la vetta del Pizzo del Diavolo della Malgina, (mt. 2986).

  • Dal Lago della Malgina si sale nelle valle omomina, lontano a destra è gia evidente la vetta

  • Il Lago Superiore della Malgina

  • Il Lago Superiore della Malgina

  • Il tratto di sentiero per arrivare al Passo della Malgina

  • Foto di vetta

  • Sguardo verso la Valtellina

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La croce di vetta


Discesa attraverso la Valmorta

Dalla croce di vetta , guardando il Pizzo Coca, si segue la cresta verso destra (NE) per pochi metri e si scende verso il versante valtellinese seguendo una traccia, anche se poco evidente, fino a raggiungere poco sotto la Bocchetta di Valmorta. Consiglio di non scendere troppo verso la valtellina ma appena possibile tenersi a sinistra, cercando man mano il passaggio migliore, fino a raggiungere la Bocchetta.
Si scende lungo il canale detritico indicativamente tenendo il centro di esso (O), ci sono numerosi omini che segnano il percorso, a volte non sono molto evidenti perchè si mimetizzano con le altre pietre. (-aggiornamento- Giordano Santini, presidente Cai Gazzaniga mi ha segnalato che in data 20 luglio 2019 hanno posto omini ben evidente lungo la salita della val Morta fino alla vetta) A metà canale c'è la possibilità di spostarsi a sinistra (SO) e procedere scendendo la valletta di fianco (vedi cartina iniziale, percorso tratteggiato), io sono sceso sempre dritto fino a raggiungere una piccola pozza d'acqua al termine della pietraia. La discesa è faticosa e piuttosto "marcia", occorre fare attenzione a non scivolare e trovare man mano il passaggio migliore.

Dalla pozza si scende lungo i pratoni in direzione Ovest, puntando il vasto pianoro erboso che ospita il Lago inferiore di Valmorta (mt. 2145). Lasciandosi il lago sulla destra si prende il sentiero cai 323 che in circa 35 minuti, con brevi tratti attrezzati ma non difficili, conduce al Rifugio Curò. Dal rifugio seguendo il medesimo percorso dell'andata si scende a Valbondione, in alternativa è possibile prendere il sentiero invernale che passa per Maslana, ma con dubbia convenienza.

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Nella foto in alto: discesa verso la Bocchetta di Valmorta, di fronte le omonime creste. In basso: il canale detritico, si scende puntando il Pizzo Coca che spicca maestoso di fronte

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La pozza d'acqua e lontano il Pizzo del Diavolo con tutta la valle appena discesa


  • La pozza d'acqua e lontano il Pizzo del Diavolo con tutta la valle appena discesa

  • Una cascatella

  • Il pianoro erboso

  • Il Lago inferiore della Malgina

  • Due escursionisti scesi dal Pizzo Coca

  • La diga del Barbellino

Percorso che permette di vedere il Pizzo del Diavolo della Malgina da diverse angolazioni, percorrendo due fra le valli piu importanti dell'Alto Barbellino: la Valmorta e la Valle della Malgina. L'anello permette di ammirare panorami sempre diversi, fra i piu belli sulle orobie, che invogliano a ritornarci quanto prima.

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