PRADELLA, CIME DI VALSANGUIGNO, FARNO

Dalle Baite di Mezzeno al Rifugio Laghi Gemelli

Dal Centro di Roncobello si segue la strada principale che, attraversando la frazione di Capovalle e numerosi tornanti nel bosco, conduce alle Baite di Mezzeno. Parcheggiata l'auto si supera il piccolo parcheggio con fontana e, tenendo la sinistra, si imbocca il sentiero per i Laghi Gemelli (sentiero nr. 215).
Si sale a zig zag senza difficoltà, si supera una prima baita di pastori e poi tramite sentiero pianeggiante si raggiunge la Baita Croce; in alto è visibile la croce posta al Passo di Mezzeno, che si raggiunge dopo una ripida serie di tornanti.
Dal Passo si scende senza possibilità di errore verso il Rifugio Laghi gemelli.

Dai Gemelli al Pradella

Dal rifugio si attraversa la diga e verso sinistra si prosegue lungo il sentiero che conduce al Rifugio Calvi/Passo di Aviasco. Giunti nei pressi del Lago Colombo , si passa sulla sponda opposta tramite un ponticello "tibetano", installato durante i lavori alla diga vista l'impossibilità di attraversarla. Si prosegue verso destra costeggiando il lago e dopo una facile salita si giunge al Passo di Aviasco Occidentale (mt. 2280ca).

Dal Passo seguendo le indicazioni su una roccia e i vari omini di pietre, si risale la costa pietrosa fino al Monte Aviasco (mt 2409); quest'ultimo è in verità poco evidente.. resta comunque appena sopra un piccolo stagno (vedi foto).
Ci si abbassa un poco nella pietraia alla base della Cima Orientale, su un masso ben visibili le indicazioni da seguire: a sinistra il Pradella!
Seguendo i bolli bianchi si prosegue attraverso la pietraia sotto il monte Pradella, prestando attenzione alla stabilità dei massi, fino all'imbocco del ripido canalino che porta sulla cresta che conduce in vetta.

Bisogna seguire le indicazioni sulla roccia, puntando alla Cima Orientale lontana..

Si sale lungo il ripido e franoso canale senza grosse difficoltà e si arriva al passo che si affaccia sul Lago Gelato (mt. 2417). Verso sinistra si seguono le indicazioni (bolli bianchi) che portano alla cresta finale del Pradella; il percorso non comporta particolari difficoltà, tranne nell'ultimo tratto in cui alcuni balzi esposti necessitano di attenzione.
Una bella croce in ferro e una splendida visuale a 360° ripaga tutta la fatica, Monte Pradella (mt 2626).

Panoramica dalla vetta del Monte Pradella, verso il Passo di Aviasco

Le Cime di Valsanguigno e il Pizzo Farno

Dalla vetta si torna al passo del Lago Gelato lungo il medesimo percorso dell'andata, anziche' scendere a destra lungo il canalino di salita si prosegue dritto per l'evidente traccia di sentiero. Dopo una breve ma ripida salita si raggiunge una prima elevazione (circa 2560mt) considerata la "Terza cima di Valsanguigno".
Seguendo la facile cresta si raggiunge in breve tempo e senza difficolta la Cima Orientale di Valsanguigno (mt. 2580).
Si scende la ripida cresta erbosa fino a raggiungere il passo (con omino di pietre) che separa la cima Orientale dalla Cima Occidentale (mt. 2493), raggiungibile salendo e scendendo dall'evidente cresta.

Dal passo si scende per la selvaggia pietraia tenendo indicaticamente la sinistra, puntando il ben visibile Passo Nord Di Valsanguigno (vedi foto). Giunti a quest'ultimo si segue il sentiero che in breve tempo porta alla cima del Pizzo Farno (mt. 2506).

Il Pizzo del Becco

Discesa verso il Passo Laghi Gemelli

Si scende lungo il versante opposto del Monte Farno, in direzione Monte Corte fino al passo W di Valsanguigno (o passo del Farno).
Anziche' scendere in direzione laghi Gemelli, si resta in quota seguendo una traccia di sentiero segnata da bolli bianchi (non molto evidenti) che taglia la pietraia sotto il Monte Corte. Questa traccia permette di raggiungere il Passo dei Laghi Gemelli senza perdere troppa quota, ma è parecchio sconnessa e franosa.
Dal Passo si sale la ripida cresta erbosa della Cima Centrale di Mezzeno (o cima papa Giovanni, mt. 2230), si scende lungo il facile sentiero e ,passando per il monte delle Galline, si raggiunge il Passo della Marogella e poi le Baite di Mezzeno.