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Australia

VIAGGIO A SYDNEY

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2016-12-19

Introduzione

Sydney è la città più popolosa d'Australia con i suoi 5 milioni di abitanti ed è anche una delle più multiculturali. E' moderna, accogliente e sicura, il tenore e la qualità della vita sono alti ed il clima è mite durante tutto l'anno. Questi elementi rendono la città un luogo ideale dove vivere.
Ho apprezzato Sydney per i suoi grandi spazi verdi, il bellissimo giardino botanico, le spiagge ed il lungomare dell'Opera House. Inoltre è difficile non farsi conquistare dal panorama enogastronomico con le sue infinite possibilità. Ci sono ristoranti di svariate etnie, pub e birrifici artigianali, che cerco sempre durante i miei viaggi.

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Dove dormire

Gli alberghi a Sydney sono sparsi in tutta la Central Business District (o CBD) e nella periferia del centro urbano come Surry Hills, Elizabeth Bay, Kings Cross e Darlinghurst. Ognuna di queste aree ha pro e contro che elencherò di seguito.

Central Business District

Il Central Business District or CBD, è situato nel cuore della città ed è circondato da negozi, ristoranti e ben servito dai mezzi di trasporto. In questa area si trovano gli hotel più famosi e si possono raggiungere a piedi le zone di The Rocks, Circular Quay, Chinatown.

  • Pro: vicino a negozi, a pochi passi dai siti principali, buoni mezzi di trasporto
  • Contro: l'atmosfera non è il massimo, dopo le 20 c'è poca vita in giro, prezzi non proprio economici

Darling Harbour

Darling Harbour è la zona ideale per famiglie, in quanto ha una grande area giochi per bambini.

  • Pro: bella zona, molti ristoranti, bar e luoghi di divertimento come l'acquario di Sydney, adatta alle famiglie con bambini con molte aree in cui correre
  • Contro: prezzi, tutto è estramemente costoso

The Rocks e Circular Quay

I quartieri di The Rocks e Circular Quay sono il luogo ideale per chi ha poco tempo per visitare la città. E' la zona più attiva e turistica, dove si trova l'Opera House e il molo da dove partono tutti i principali traghetti. Ci sono diversi hotel e anche alcuni dei migliori ostelli della città (come il Sydney Harbour YHA).

  • Pro: Numerosi edifici storici di Sydney, vita notturna, Opera House, porto e traghetti sono a pochi passi a piedi
  • Contro: nel weekend diventa un po rumorosa

Central Station

La Central Station, ossia la stazione per treni e autobus, è il nodo principale della città per i trasporti.

  • Pro: luogo ideale per spostarsi con bus e treni, molti alloggi economici, è vicino a Surry Hills e Chinatown dove trovare ottimo cibo
  • Contro: quartiere non molto pittoresco, a volte un po squallido

Surry Hills

I quartieri residenziali di Surry Hills e Paddington sono poco distanti dalla stazione centrale.

  • Pro: molti pub e ristoranti caratteristici, sensazione di villaggio e non di città
  • Contro: forse un po piu isolati rispetto al resto, ma basta camminare una decina di minuti in più

Dove ho dormito io

Io ho prenotato un hotel nei pressi della stazione centrale, nel quartiere di Surry Hills. Al momento della prenotazione era l'unica zona che aveva strutture ricettive a prezzi per me accettabili. La scelta è ricaduta su "Big Hostel" per circa 70€ a camera a notte, con bagno privato e colazione inclusa, prenotato tramite booking.
L'aspetto è piu di un hotel che un ostello, ha la reception attiva 24h/24, una zona comune con divani e tv dove usufruire della wifi gratuita e cucina attrezzata "a vista". La colazione consiste semplicemente nella possibilità di farsi un toast e spalmarci la marmellata.
La qualità delle camere è discreta, pulite e relativamente spaziose, per un paio di notte va piu che bene. Parlo al plurale perchè sono stato in due camere diverse, in quanto la prima era disponibile solo per due delle tre notti che ho soggiornato. L'ostello è frequentato da molti giovani, nell'area comune c'è la possibilità di conoscere altre persone, utile soprattutto per chi viaggia solo.
Solitamente raggiungevo la zona dell'Opera House a piedi, in circa 30 minuti, passando attraverso i bellissimi parchi della città. In alternativa basta raggiungere la stazione centrale e prendere un treno, le corse sono frequenti.
La sera sono andato un paio di volte nel centro di Surry Hills per cenare (sempre a piedi), ci sono molti ristoranti e bar.

CBD

Central Business District subito dopo il tramonto


Come muoversi

Il modo migliore per spostarsi a Sydney è utilizzare i mezzi pubblici: treni, bus e traghetti coprono capillarmente tutta la città.
Sul sito dei trasporti è possibile fare una ricerca per destinazione e vengono mostrate tutte le possibili combinazioni di mezzi di trasporto per arrivarci.
Sito trasporti NSW

Treni

Con il treno è possibile raggiungere le zone più importanti della città, le stazioni principali sono Sydney Central, Museum, St James, Town Hall, Wynyard, Circular Quay, Martin Place e Kings Cross.
Le linee sono attive dalle 4.30am fino a mezzanotte e ci sono distributori automatici per i biglietti 24h su 24.
Sito ufficiale dei treni a Sydney

NSW TrainLink

Questi treni collegano Sidney con le principali città della regione e le più famose attrazioni turistiche, come Newcastle e la Hunter Valley, Wollongong e le Blue Mountains.
NSW TrainLink

Autobus

Gli autobus viaggiano attraverso la città per 24 ore al giorno. Molte delle corse necessitano di acquistare il biglietto prima di salire sul mezzo, ci sono punti vendita ovunque e di solito vicino alle fermate. Il mio consiglio è di utilizzare la Opal Card, le informazioni sono elencate più avanti.
Sito ufficiale dei bus a Sydney

Traghetto

I traghetti partono dal terminal di Circular Quay verso una serie di destinazioni tra cui Manly, Taronga Zoo e le zone periferiche come Balmain, Kirribilli, Neutral Bay, Mosman e Rose Bay. Il costo del viaggio viene scalato dalla Opal subito all'ingresso, quindi non è necessario leggerla all'uscita.

Dall'aeroporto al centro di Sydney

Il treno Airport Link collega i due terminal dell'aeroporto con la città, le corse partono ogni 10 minuti e la durata del viaggio varia dai 10 ai 20 minuti in base alle destinazione. Il servizio è operativo dalle 5 di mattina a mezzanotte, 7 giorni su 7. Il costo del viaggio dall'aeroporto al centro è di circa 18$.
Airport Link

Dal Terminal Domestic ad International

Se dovete spostarvi da un terminal all'altro, ad esempio se arrivato a Sydney con un volo interno e dovete ripartire per l'italia, ci sono due possibilità. La più economica è prendere l'autobus TBUS che costa 6$, in alternativa è necessario prendere il treno. I biglietti per l'autobus si fanno alla macchinetta nei pressi della pensilina, con possibilità di pagare anche con carta di credito. Per quelli del treno c'è la biglietteria nei pressi della fermata.

Opal Card

La Opal Card è una carta prepagata che permette di prendere tutti i mezzi pubblici della città, senza dover acquistare di volta in volta il biglietto. Dal 1 Agosto 2016 la maggior parte dei biglietti cartacei sono stati soppressi e sostituiti con la Opal. Puo essere ricaricata in diversi modi: online, per telefono, presso i rivenditori, al centro servizi NSW, oppure tramite le apposite macchinette.
Ci sono diversi vantaggi fra cui un tetto massimo di spesa giornaliero e settimanale, oltre tale soglia le corse saranno a prezzo ridotto o gratuite.
Tutte le informazioni le trovate a questa pagina.
Quando arrivate in aeroporto a Sydney potete acquistare la Opal card nei pressi delle barre di ingresso della stazione. Se rimanete 3 giorni in città come me, consiglio di caricarla inizialmente con 40$.

Overseas Passenger Terminal

Vista dall'Overseas Passenger Terminal


Dove mangiare

Ho un amico che vive a Sydney e mi ha dato preziosi consigli riguardo a posti dove mangiare e bere in città.
Comincio col dire che non esiste una vera e propria cucina australiana, la cultura culinaria indigena è stata soppiantata dai colonizzatori che hanno portato i piatti e le tradizioni britanniche e irlandesi. L'immigrazione multiculturale avvenuta dopo la seconda guerra mondiale ha portato ad una diversificazione della cucina australiana, in particolare è stata influenzata dagli immigrati dell'area mediterranea e dell'Asia orientale.
Ho fatto una pagina a parte per non appesantire troppo questo diario, l'elenco dei locali in cui ho mangiato lo trovate in questo articolo.

Diario

1° - Darling Harbour, CBD e Surry Hills

Clicca qui per vedere il percorso e i punti di interesse su Google Maps

Ore 22, eccoci pronti per partire alla volta dell'Australia, 24 ore di viaggio ci separano dalla nostra meta, sembrano un'infinità. Viaggiando ho imparato a godermi anche gli spostamenti, diventano meno pesanti se si affrontano con serenità.
Il primo volo copre la tratta Milano - Abu Dhabi, è praticamente vuoto e posso allungare le gambe anche verso il sedile di fianco. Il problema è che i braccioli non si alzano completamente e quindi rimango comunque incastrato al mio posto… eeeeh Alitalia.
Atterriamo negli Emirati Arabi alle 6.30 di mattina ora locale, in Italia è notte fonda e io non ho dormito praticamente nulla. Spero di riuscirci almeno sul volo successivo!
L'aeroporto non è molto grande e ha poco da offrire ai passeggeri in transito, per lunghi scali forse conviene uscire a visitare la città. Le nostre 4 ore di attesa passano velocemente e in men che non si dica ci ritroviamo seduti sul volo Virgin in direzione Sydney.
In questo caso l'aereo è pieno e non è proprio possibile allargarsi, però riesco comunque a dormire grazie al cuscino per il collo, del quale ormai non posso più fare a meno.
Trascorse 14 ore atterriamo sul suolo australiano, ritiriamo i bagagli e ci mettiamo in coda per la verifica dei passaporti. Prima di partire mi immaginavo un controllo in stile "Airport security" con tanto di rettoscopia, in realtà non ci chiedono nemmeno il visto e procediamo senza problemi.
Perdo qualche minuto alla ricerca del negozio WHSmith per acquistare le Opal Card, poi scopro che è possibile attivarla anche nei pressi del tornello.. Saliamo a bordo del treno AirportLink in direzione centro, le corse partono ogni 15 minuti e in circa 10 minuti si arriva alla stazione centrale. Lungo il tragitto rimango colpito dalla grande quantità di persone con fisionomia asiatica, che salgono e scendono dalle varie fermate. Non avremo sbagliato aereo??! Sydney è una città multietnica e molti cittadini sono di origine orientale.

  • Darling Harbour con il Pyrmont Bridge

  • Fontana nei pressi del porto

Ad accoglierci a Sydney ci sono vento e pioggia, due compagni di viaggio che nessuno vorrebbe avere. In tutta fretta ci incamminiamo verso l'ostello che dista pochi minuti a piedi dalla fermata. Sbrigate le pratiche di check-in lasciamo i bagagli nei locker e partiamo alla scoperta della città, la temperatura è piuttosto fredda e oltre alla felpa devo ripararmi con il k-way, il giubbino l'ho lasciato a casa... Prima di partire avevo chiesto consiglio ad un amico riguardo alle temperature a Sydney, lui c'è stato un anno intero e credevo potesse illuminarmi. Online davano una minima di 10°C, il che mi aveva messo qualche dubbio. Alla mia domanda "devo portare il giubbino?" mi ha risposto sbeffeggiandomi "eeeh si, portati il bomber!!". Gli ho mandato un video selfie in mezzo alle intemperie mandandolo a cagare.
La pioggia ci concede una tregua e proseguiamo a piedi in direzione Darling Harbour, passando attraverso Hyde Park. Le aiuole pullulano di Ibis australiani: sono grossi uccelli bianchi con un lungo becco nero che ricorda pulcinella (cit. In giro con Fluppa).
Percorriamo il ponte pedonale "Pyrmont Bridge" fiancheggiato da tantissime bandiere; alle nostre spalle si sviluppa la skyline del central business district (CBD), mentre lungo il molo a destra si trovano diverse strutture ricreative: l'acquario, lo zoo e il Madame Tussaud.
Facciamo una visita al Museo Marittimo sulla sponda opposta, è gratuito e possiamo ripararci dal forte vento che soffia senza sosta. Il porticciolo è stato ristrutturato di recente e sono ormeggiate diverse imbarcazioni visitabili, fra le quali anche alcuni sottomarini.
E' ora di pranzo e mia moglie rimane folgorata da un ristorante che serve pancake (Pancakes on the Rocks), dove oltre a piatti salati, servono anche i menù colazione fino al tardo pomeriggio.
Proseguiamo la passeggiato lungo il molo fino all'ingresso del nuovo Sydney Convention Centre, una struttura avveniristica di oltre 30.000 metri quadri, completata da pochi giorni. E' aperta al pubblico per un breve periodo e quindi possiamo visitare le stanze al suo interno. Dai numerosi balconi e vetrate si gode una bellissima vista sul CBD, che sbuca dalle zone verdeggianti del Tumbalong Park e Chinese Garden.

  • Chinese Garden e CBD visti dal Sydney Convention Centre

  • Nei corridoi del Sydney Convention Centre

  • Nei corridoi del Sydney Convention Centre

  • La via centrale di Hyde Park

Nel tardo pomeriggio torniamo a piedi in Ostello, ritiriamo i bagagli e andiamo in camera per una doccia veloce prima di uscire. Meglio non restare troppo a lungo in hotel, il rischio di addormentarsi a causa del fuso orario è molto alto!
Su consiglio di un amico facciamo un salto a Surry Hills per la cena, un quartiere residenziale che dista pochi minuti a piedi dalla stazione centrale. La maggior parte dei ristoranti e locali si trovano lungo Crown Street, è sabato sera e la zona brulica di ragazzi in giro a divertirsi. Rimango impressionato dalla "tempra" delle ragazze australiane, con 10°C se ne vanno in giro praticamente nude, roba da cacarella assicurata!
Passeggiamo lungo la via senza una meta precisa dando un'occhiata ai menù dei ristoranti, i prezzi in generale sono medio alti, ma è possibile optare anche per uno snack più economico nei pub. Veniamo incuriositi da un locale d'ispirazione orientale, dove cucinano "a vista" dei ravioli al vapore, i prezzi sembrano onesti quindi entriamo da "Mamasan". Ci accoglie il proprietario, un signore dall'abbigliamento piuttosto eccentrico che ci accompagna al piano superiore. Il locale è molto bello: sul soffitto c'è la riproduzione di una pianta di ciliegio in fiore, tavoli e sgabelli sono di legno naturale, in fondo alla sala c'è un bancone appoggiato alla vetrata con vista sulla strada sottostante.
Io ordino i ravioli al vapore (dumplings) con verdure e gamberi, mentre mia moglie opta per una sorta di mini hamburger con carne di maiale. I piatti sono davvero squisiti e mangiare con le bacchette mi riporta alla memoria il viaggio in Giappone.
All'esterno la temperatura è piuttosto fresca e quindi decidiamo di "scaldarci" con una birra da Keg & Brew, locale consigliatomi sempre da Fra, l'amico che vive a Sydney. Il pub serve molte birre artigianali alla spina e in bottiglia, sia australiane che estere; assaggio una fantastica birra allo prima di tornare in ostello a dormire.

  • I giganteschi alberi di Hyde Park

  • La torre di Sydney

2° - Botanical Garden, Opera House, The Rocks

Clicca qui per vedere il percorso e i punti di interesse su Google Maps

Ore 8, siamo pronti per ripartire alla scoperta di Sydney, l'obiettivo di oggi è visitare il botanical garden e l'Opera House. Fortunatamente il cielo è limpido e splende il sole, la temperatura è comunque sotto i 20°C e la felpa è obbligatoria. Ci incamminiamo in direzione nord ed attraversiamo completamente Hyde Park , svoltiamo poi a destra in Art Gallery road fino a raggiungere la "Art Gallery of New South Wales", nei pressi della quale c'è l'ingresso del giardino botanico.
Ci fermiamo a fare colazione al "The Pavillon" un locale piuttosto elegante immerso nel verde del parco. I prezzi sono medio-alti ma non ho scelta perchè mia moglie ha iniziato a ringhiare dalla fame, se non fa colazione diventa alquanto acida. Lei prende un ottimo pancake con la frutta, io uno stopposissimo piatto di muesli con lo yogurt: ho dovuto bere 2 litri d'acqua per riprendermi. (Forse dovevo versarci dentro il latte???!)
Il Royal Botanic Garden è una delle attrazioni più visitate della città grazie alla sua splendida posizione sul porto di Sydney, di fianco al CBD e al teatro dell'opera. Ci sono tantissime specie di piante, fiori e uccelli, fra i quali la cacatua ciuffogiallo: un grosso pappagallo bianco con la cresta gialla.
Percorriamo tutta la penisola fino a Mrs Macquarie's Point, da dove si gode una bellissima vista della baia con l'Opera House e il central business district che sbuca attraverso le piante del parco.

  • Il centro di Sydney visto dal Mrs Macquarie's Point

  • Il centro di Sydney visto dal Mrs Macquarie's Point

  • All'interno del giardino botanico

  • Canne di bamboo incise

  • Parrot!

  • I fiori di Jacaranda mimosifolia

Proseguiamo il cammino lungo sentieri immersi nel verde e sbuchiamo nei pressi del teatro dell'opera con adiacente il Circular Quay. Quest'ultimo oltre ad essere l'hub di trasporti più importante della città, è un quartiere famoso per il turismo, caratterizzato da numerose aree pedonali lungo la costa del mare, centri commerciali, parchi e ristoranti.
Decidiamo di visitare il quartiere di The Rocks che si sviluppa alle spalle del museo d'arte contemporanea, a due passi dal Circular Quay. E' la zona più antica della città e lo si capisce dalla particolare struttura architettonica: gli edifici sono molto più bassi ed in stile classico rispetto ai vicini grattacieli, le strade sono più strette e in gran parte chiuse al traffico di autoveicoli.
Le piccole vie ospitano numerose bancarelle di artigianato e cibarie, prese d'assalto dai turisti alla ricerca di qualche souvenir. Al piano terra degli edifici ci sono attività commerciali di ogni genere, dal classico pub irlandese al ristorante bavarese che serve wurstel e crauti.
In una delle viuzze che scende al porto incappiamo in un murale di Vhils, un famoso artista portoghese, che raffigura l'attivista australiano Jack Mundey. Parte del murale è dipinto sul muretto di una scalinata e dal basso da l'impressione di essere un tutt'uno con lo sfondo.

  • Il nuovo e il vecchio a The Rocks

  • Il nuovo e il vecchio a The Rocks

  • Una via del centro di The Rocks

  • Particolare del Sydney Harbour Bridge

Murale Vhils

Il murale di Vhils


E' ormai tardo pomeriggio e ci fermiamo a fare uno spuntino e rilassarci all'Opera Bar, che si trova ai piedi del teatro dell'opera, mentre ci godiamo il tramonto. C'è un muretto che costeggia tutto il lungomare, con lo spazio per la seduta e lo schienale inclinato in modo da potersi sdraiare. Nella parte di muretto inglobato nel bar ci sono anche tavolini e sgabelli, quindi si può ordinare e sorseggiare qualcosa rimanendo comodamente sdraiati. Prendiamo un paio di birre e un finger food messicano da condividere, il piatto comprende i classici nachos, chili e salsine varie. I prezzi sono onestissimi nonostante la posizione centrale, l'unico problema sono i gabbiani che cercano in tutti i modi di rubare il cibo, diventando a volte molto invadenti.
Più tardi ci raggiungono il mio amico Fra e la sua ragazza, beviamo ancora qualcosa e poi ci spostiamo in un pub nella zona di The Rocks. Il locale si chiama "The Lord Nelson Brewery", Fra mi racconta che è il brew pub più antico d'Australia e le birre sono molto buone. Mentre sorseggiamo le nostre pinte raccolgo consigli su come passare la giornata di domani, opteremo per una visita alle spiagge e poi a Manly.
Salutiamo i nostri amici a Circular Quay dove prendono il traghetto per tornare a casa, noi rimaniamo ancora un poco in zona per fare qualche fotografia in notturna, l'Opera House alla sera ha un suo fascino...

  • Opera Bar al tramonto

  • Opera House

  • Riflessi

  • Opera house dal Overseas Passenger Terminal

  • Opera house dettaglio

  • Opera House di notte

  • Sydney Harbour Bridge di notte

3° - Spiagge di Sydney e Manly

Clicca qui per vedere il percorso e i punti di interesse su Google Maps

Percorriamo Elizabeth street in direzione Central Station, i semafori dettano il ritmo ai pedoni: una sorta di fischio identifica il verde poi un suono rapido e intermittente mette pressione e invita a lasciare l'incrocio il più velocemente possibile.
Prendiamo il primo treno in direzione Bondi Junction, che è l'ultima fermata disponibile per raggiungere le spiagge in direzione est, da quel punto in poi è necessario muoversi con gli autobus. Giunti a destinazione saliamo al bus hub, è molto organizzato e funzionale: c'è una porta scorrevole alla fermata di ogni linea e si paga semplicemente leggendo la Opal. Saliamo sul primo mezzo in direzione "Bronte", che è la spiaggia da dove parte il sentiero che vogliamo intraprendere.
Da pochi giorni è iniziata la manifestazione Sculpture by the sea, si tratta di un'esposizione di opere artistiche lungo il sentiero che collega le spiagge di Bronte e Bondi. Durante il weekend ci sono tantissime persone che visitano la zona, oggi è lunedi e l'afflusso di gente è moderato.
Siamo a pochi chilometri di distanza dal centro città ma sembra di essere da tutt'altra parte, in un paese di villeggiatura, dove regnano il relax e la pace. Ci sono i tipici locali sul lungomare, villette con ampie vetrate panoramiche, gente che cammina a piedi scalzi e surfisti che cercano di cavalcare le onde. Decidiamo di fare colazione in un bar con vista oceano "Jenny's Cafe", io mi accontento di toast e marmellata, mentre mia moglie si carica ben bene con una classica english breakfast.
Attraversiamo tutta la spiaggia di Bronte e risaliamo una collinetta in direzione Tamarama Beach, che raggiungiamo in pochi minuti di cammino. Il panorama è spettacolare: altissime onde si infrangono sugli scogli , in cielo è privo di nubi ed il sentiero è costellato di sculture in stile moderno. In meno di 1 ora arriviamo a Bondi Beach, il nome deriva dall'aborigeno e significa "l'acqua che si frange sulle rocce", forse per via delle due grandi scogliere che delimitano la spiaggia. Il litorale è lungo circa 1km ed è meta di appassionati del surf, come testimoniano i numerosi cartelli con le regole da seguire in acqua.
Dopo una breve pausa al sole prendiamo l'autobus per tornare a Bondi Junction, in realtà la corsa termina a Circular Quay, nostra meta, quindi decidiamo di rimanere sul mezzo anziché prendere il treno.

  • Bronte Beach

  • Bronte Beach

  • Le onde dell'oceano

  • Artista all'opera lungo il percorso

  • Installazioni nei pressi di Bondi Beach

  • Installazioni nei pressi di Bondi Beach

In circa mezz'ora arriviamo a destinazione, la corsa non ci costa nulla in quanto abbiamo raggiunto il tetto giornaliero della Opal, quindi ci incamminiamo al Wharf 3 dove partono i traghetti per Manly. Al tornello di ingresso è necessario leggere la Opal card e viene subito scalato il costo del viaggio, quindi se non c'è credito sufficiente è necessario fare una ricarica tramite l'apposito totem. La nave è piuttosto grande e i posti sono disponibili sui due piani, c'è anche una sorta di veranda esterna, bar e servizi igienici.
Manly come Bondi ha l'aspetto della tipica località di mare: lungomare, negozi, locali ed è nota soprattutto per le sue spiagge che attirano numerosi turisti e appassionati di surf. Oltre alla spiaggia principale ce ne sono altre due più piccole in direzione est: Fairy Bower, composta principalmente da scogli e Shelly Beach, la nostra meta.
Seguiamo il percorso pedonale che costeggia l'oceano, ci fanno compagnia alcune iguana che vivono e scorrazzano ai piedi delle palme. L'aria si è scaldata e ora si sta bene in maniche corte, finalmente. Come suggerito dal mio amico mangiamo qualcosa al ristorante che c'è nei pressi della spiaggia, "Boathouse", l'arredo è in stile country color pastello e la cucina è d'ispirazione mediterranea. Come in quasi tutti i locali in Australia è necessario fare l'ordinazione alla cassa, viene fornito un numero da esporre al tavolo e i camerieri vengono a consegnare i piatti pronti.
Torniamo a Manly Beach e ci sediamo a riposare sulle panchine fronte spiaggia. Alcune persone sono sdraiate sulla sabbia, altre fanno surf, quando all'improvviso un'onda anomala arriva ad allagare completamente tutto il litorale. Fra lo scompiglio generale c'è chi se la ride e chi si dispera per cellulari e computer portatili da buttare via.

  • In direzione Shelly Beach, sullo sfondo

  • La strada che porta a Shelly Beach

  • L'interno di BoatHouse

  • L'interno di BoatHouse

Prima di prendere il traghetto del ritorno facciamo visita al birrificio 4 Pines, che prende il nome dai pini che crescono nei pressi della spiaggia. Si trova proprio di fianco al wharf quindi se dovete aspettare la nave andate a farvi una birra!
Il locale è molto accogliente grazie agli arredi realizzati completamente in legno, c'è un ampio bancone, tavoli dentro e nella zona esterna. Ordiniamo un set degustazione da 6 birre, fra le quali anche la "ginger beer", che in pratica sembra acqua frizzante al gusto zenzero. Le altre birre comunque sono tutte molto buone.
Torniamo a Circular Quay per il tramonto, giusto in tempo per fare gli ultimi scatti alla città, poi prendiamo il treno in direzione Central.
Per la cena andiamo a mangiare in un ristorante vietnamita a Surry Hills, Mama's Buoi, i prezzi sono onesti e il cibo di buona qualità. Su consiglio della cameriera prendo un piatto di noodles con verdure e pollo, non ricordo il nome ma era davvero ottimo.
Torniamo presto in ostello per andare a dormire, domani ci aspetta una levataccia per il volo che ci porterà a Cairns, da lì inizieremo il nostro road trip attraverso il Queensland.

  • Il bancone al birrificio 4 Pines

  • Il bancone al birrificio 4 Pines

  • L'interno del 4 Pines

  • Set da degustazione

  • Un palazzo a Manly

CBD a Sydney

CBD appena dopo il tramonto


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