Informazioni Percorso
LOCALITA' DI PARTENZA: Baite di Mezzeno, Roncobello (BG)
ORE: In totale circa 8 ore
DISLIVELLO: Circa 1700mt
LUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 18Km
DIFFICOLTA: Alpinismo Facile (passaggi I e II°)
ACQUA SUL PERCORSO: Fino al passo di Aviasco.
Escursione effettuata il 5 Settembre 2012, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto.
Introduzione
Il programma era di fare la traversata Diavolino-Diavolo ma a causa di problemi vari, ci siamo trovati io e Francesco Casati per salire la Cima Corni di Sardegnana e il Monte Torretta , che a me mancavano per completare le cime attorno ai laghi gemelli. Abbiamo deciso inoltre di concatenare il Pizzo del Becco, cima sempre divertente da salire e molto panoramica.

Mappa indicativa, clicca qui per ingrandire
Itinerario
Salita al Rifugio Gemelli
Dal paese di Roncobello si prende la carreggiata che porta alle Baite di Mezzeno, che da quest'anno ha un pedaggio di 2 euro da pagare alla colonnina presente lungo la salita. I soldi dovrebbero servire per sistemare la strada , infatti ora è completamente asfaltata fin su al parcheggio delle baite.
Ci si incammina lungo il segnavia 215 che porta ai Laghi Gemelli, passando per la Baita Croce e il Passo di Mezzeno; il sentiero non presenta alcuna difficoltà e in circa 1 ora siamo arrivati al Rifugio, dove il primo sole iniziava a sbucare dietro al Monte Farno.
Il Pizzo del Becco
Si attravera la diga e si prende il sentiero 214 che porta verso il Rif. Calvi, passando di fianco al Lago Colombo dove stanno ultimando i lavori di ristrutturazione. Non è ancora possibile attraversare la diga ma bisogna utilizzare il ponticello sospeso, per poi riprendere il normale sentiero che porta all'attacco della via ferrata (versante Sud del Becco).
La via non presenta grosse difficoltà, per i meno esperti è consigliabile utilizzare il kit ferrata, mentre il caschetto è obbligatorio soprattutto se c'è altra gente che sale prima di noi, ma anche per gli stambecchi che fanno volare giu i sassi! Mi è capitato piu volte..
Terminato il sentiero attrezzato si segue il segnavia bollato che porta senza ulteriori difficoltà alla vetta del Pizzo del Becco (2507 mt).

Prima vetta raggiunta
Cima Corni di Sardegnana
Dalla vetta si torna all'attacco della via ferrata (cresta Est) e si prosegue dritto lungo la traccia di sentiero che verso Nord porta al pianoro fra il Pizzo del Becco e i Corni di Sardegnana; qualche omino aiuta ad individuare il percorso migliore. Giunti nei pressi di una piccola pozza prima del Passo di Sardegnana, si risalgono i pendii erbosi che portano all'attacco della parete Sud della Cima Corni di Sardegnana, cercando man mano la via migliore fra erba e rocce.
Per raggiungere la vetta abbiamo risalito arrampicando le verticali placche di verrucano, dopprima tenendo la sinistra (ovest) fino a raggiungere un intaglio circa a metà placca (passaggino di III° per salire sul gradino di roccia) e poi salendo dritti puntando la croce su ottima roccia con buoni appigli (II°/III°). Non c'è comunque una percorso obbligatorio da seguire, è necessario valutare sul posto quello che ritenete migliore per voi.
Circa a metà salita c'è uno spit per eventualmente assicurarsi e sotto la croce una sosta utile per una calata in corda doppia. La via appena descritto è di livello alpinistico, non è una salita banale ma è necessario avere un po di dimestichezza nell'arrampicare e ovviamente non soffrire di vertigini :). Cima Corni di Sardegnana (Mt. 2420)
Per la discesa abbiamo deciso di fare la "via normale" che consiste nel passare in un buco nella roccia che attraversa da nord a sud la Cima. Dalla croce si percorre la cresta in direzione Est fino a raggiungere una spaccatura nella roccia dove , anche se poco visibile, inizia lo stretto buco che porta sul versante opposto . Si sbuca quindi sulla parete Nord e la si disarrampica su roccia abbastanza buona (I°/II°), si prende poi il canalino che scende in direzione verso Sud-Est, facendo molta attenzione perchè esposto e franoso, cercando di tenersi il piu possibile verso destra dove la roccia è migliore. Si raggiunge quindi la cresta che scende dalla Cima Corni di Sardegnana e continua verso il Monte Torretta, percorrendola fedelmente.
Creste fino al Pizzo Torretta
Si sale verso Est lungo il canalino erboso e si supera una prima elevazione, poi sempre lungo l'evidente cresta si raggiunge la vetta del Pizzo Torretta (Mt. 2543), senza particolari difficoltà e rimanendo intorno al I° sulle placche nei pressi della vetta. Per la discesa abbiamo continuato a percorrere la cresta, che in direzione sud porta al Passo di Aviasco Occidentale, è necessario prestare attenzione lungo la discesa e controllare bene la qualità degli appigli.

Al passo di Aviasco
Discesa al Passo di Aviasco e Ritorno
Dal passo di Aviasco si presegue in direzione Sud seguendo il sentiero con conduce al Pradella/Pizzo Farno, si risale tutta la dorsale il cui punto piu elevato è la cima del Monte Aviasco. Si incontra una roccia che indica la direzione da prendere (Monte Farno) , si raggiunge quindi il Passo Nord Di Valsanguigno e in breve tempo il colletto sotto la cima del Monte Farno. Si costeggia quest'ultima lungo una traccia di sentiero che poi scende giu al passo W di Valsanguigno (o passo del Farno) al cospetto del Monte Corte. Seguendo i bolli bianchi si attraversa tutta la pietraia fino a raggiungere il Passo Laghi Gemelli. Da qui abbiamo preso il sentiero che riporta al Passo di Mezzeno e giu di corsa verso l'auto!

Laghetto nei pressi del Monte Farno
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