Orobie /

Val Seriana

SALITA AL PIZZO COCA

di Fabrizio Paravisi - Ultimo aggiornamento: 2016-10-02

Informazioni Percorso

LOCALITA' DI PARTENZA: VALBONDIONE (BG)
ORE: 4h e 30min la salita, 3h e 30min la discesa
DISLIVELLO: Circa 2200mt
LUNGHEZZA PERCORSO (A/R): circa 18Km
DIFFICOLTA: Alpinismo Facile, con passaggi I/II°
ACQUA SUL PERCORSO: Fino al Lago di Coca

Escursione effettuata l' 11 Ottobre 2009, immagini inserite secondo l'ordine cronologico di scatto.

Introduzione

Itinerario di salita alla cima più elevata delle Orobie, a 3050mt, il Pizzo Coca. Partendo da Valbondione è possibile ,con un po di allenamento, raggiungere la cima in un tempo relativamente breve, grazie alla forte pendenza del sentiero che conta circa 2200 metri di dislivello.
Itinerario tecnicamente impegnativo nell'ultimo tratto fra la bocchetta del camoscio e la vetta, con qualche passaggio esposto dove la concentrazione deve essere al massimo; le difficoltà vengono ripagate completamente dalla splendida visuale a 360°, ci si trova sul tetto delle Orobie.

Coca

Mappa indicativa, clicca qui per ingrandire


Itinerario

Salita al Rifugio Coca

Partenza da Valbondione alle 6 del mattino ancora col buio, una torcia frontale mi illumina la via che rimane buia per circa un'ora (aimè siamo ad Ottobre!). E' necessario partire presto perchè il percorso è lungo e faticoso, inoltre non è consigliabile arrivare in vetta troppo tardi, il tempo potrebbe peggiorare con tutti i rischi che ne derivano.
Dalla località Sambughera si prende il sentiero 301 che scende fino ad attraversare il fiume Serio, per poi salire ripido a zig zag attraverso il bosco. Ai bivi per Maslana/Grumetti si tiene il sentiero sulla sinistra che, con un susseguirsi di ripidi tornanti, porta ad una prima pietraia. Attraversata quest'ultima si arriva alla base di un piccolo canale roccioso, sempre bagnato, attrezzato con alcune catene per rendere piu agevole il passaggio. Continuando ci si ritrova in un ambiente piu aperto, dove si cominciano a distinguere i profili delle montagne circostanti ed il rifugio arroccato in cima al canalone, dandoci l'illusione di essere arrivati! Ma per arrivare in cima ci vorranno invece altri 20 minuti! Si continua quindi lungo il percorso, che attraversa una serie di ponticelli in cemento, per poi salire l'ultimo tratto ripido fino al Rifugio Coca (mt. 1892) (circa 1h30min dalla partenza).

  • Prime luci su Redorta e Scais, visti lungo il sentiero dal Rifugio verso il lago di Coca

  • Al lago di Coca le indicazioni per la Bocchetta dei Camosci

Dal Rifugio alla Bocchetta dei Camosci

Dopo una breve pausa caffè al rifugio si riparte in direzione lago di Coca! Si sale quindi la valle sopra il rifugio, lungo un sentiero piuttosto pianeggiante rispetto a quello appena concluso; sulla destra scorre il fiumiciattolo che nasce dal lago, sulla sinistra si ergono imponenti Redorta e poi Scais. Giunti al lago si continua sulla destra, come da indicazioni, lungo una ripida pietraia che si conclude con un ripido canalino da affrontare in facile arrampicata. Superato quest'ultimo si prosegue lungo una cresta erbosa che porta alla colonnina SOS, quota 2687, proseguendo si entra nella conca sempre innevata alla base della Bocchetta dei Camosci (mt. 2719). Quest'ultima la si raggiunge tenendo la destra lungo la pietraia, arrivati in cima ci si concede una meritata pausa prima del pezzo finale.

  • Inizio della cresta erbosa lungo la costa SW del Pizzo Coca

  • Ultimo strappo prima della colonnina SOS, si intravede la Bocchetta dei Camosci

  • Stambecco adulto con alle spalle Redorta e Scais

  • La conca perennemente innevata alla base della Bocchetta

  • Ultimi metri prima della Bocchetta dei Camosci

Coca

Uno sguardo verso la Valmorta


Salita in vetta

Dalla Bocchetta dei Camosci ci aspetta la parte piu difficoltosa dell'intero itinerario, dove è necessaria la massima concentrazione nei passaggi piu esposti, soprattutto durante la discesa. Dopo una breve pausa si riparte quindi per la vetta, subito in arrampicata lungo un ripido canale di roccia comunque buona (I°/II°), seguendo i bolli rossi anche se poco evidenti (Update 2016, sono stati aggiunti anche dei bolli bianchi messi bene). Dopo un breve percorso ci si ritrova ad un bivio con indicazione "facile" a sinistra e "difficile" a destra. Conviene seguire l'indicazione facile, il tratto difficile non è lungo e poi si ricongiunge con la via normale, però bisogna superare una paretina di qualche metro (II°). Si prosegue sempre lungo sfasciumi, tratti di cresta esposta e ripidi canalini fino alla vetta del Pizzo Coca (mt. 3050), il tetto delle Orobie.

  • Dopo una pausa alla Bocchetta dei Camosci ci si prepara per la ripida scalata alla vetta

  • Bivio Facile/Difficile

  • La salita continua aiutandosi con le mani fra le rocce, sullo sfondo lontani gli appennini

  • Ultimo ripido canale prima della vetta

  • Dalla Vetta, sguardo verso le Cime D'Arigna e il Dente di Coca

  • Cima Conquistata! Splendida visuale grazie alla giornata limpidissima

  • Dalla Svizzera il gruppo del Bernina.. Roseg,Scerscen,Bernina,Cresta Guzza

  • Il lago del Barbellino e il rifugio Curo'

Ritorno al rifugio

Dopo aver amminarato lo splendido panorama, dedica al libro delle firme e un piccolo spuntino, si ritorna alla base. Facendo il percorso a ritroso, con la massima concentrazione e "Fa balà l'occ" soprattutto nell'ultimo canalino dove è necessario girarsi di spalle, ci si porta nuovamente alla Bocchetta dei Camosci. A questo punto è possibile scendere al rifugio Curo' lungo la Valmorta (sentiero rosso sulla cartina), oppure ritornare al rifugio Coca, lungo l'itinerario descritto in precedenza.

Faticosissimo itinerario, ma di grande soddisfazione! Da effettuarsi con giornata limpida, ritrovarsi lungo la cresta finale con la nebbia non è bello, soprattutto perchè il percorso è poco segnalato. Inoltre il panorama dalla cima è mozzafiato!

  • Stambecco primo piano

  • Sempre Stambecchi, diffusissimi alla base del Pizzo Coca

  • Creste in Zona Scais

  • I giganti delle Orobie, Redorta e Scais, con il passo di Coca sulla destra

  • Primo piano a Redorta e Scais

  • Uno sguardo alla cresta SW del Coca, appena percorsa in discesa

  • Il lago di Coca

  • Il rifugio Coca

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